Che cosa è il linfedema?
Per linfedema in campo medico, si intende una condizione in cui avviene un accumulo anormale di linfa dovuto ad un’anomalia a livello del sistema linfatico. La sua diffusione avviene soprattutto negli arti.
Che cosa è il sistema linfatico?
Il sistema circolatorio linfatico è un sistema di drenaggio ad un solo verso che trasporta i fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al torrente circolatorio.
La sua principale funzione è il trasporto di proteine, liquidi e lipidi dall’interstizio al sistema circolatorio sanguigno, ma presenta anche ruoli di filtraggio e nella risposta immunitaria favorendo l’arrivo di antigeni agli organi linfoidi periferici per innescare i meccanismi immunitari.
In generale, visto il ruolo nel drenaggio dei fluidi interstiziali, qualsiasi malfunzionamento del sistema linfatico porta alla formazione di edemi.
Quali tipi di linfedema esistono?
Il linfedema primario è rappresentato da condizioni patologiche legate ad anomalie congenite del sistema linfatico, queste possono essere di varia natura (morfologiche e funzionali);
- Edema linfatico congenito
- Edema linfatico precoce
- Edema linfatico tardivo
Il linfedema primario coinvolge prevalentemente, ma non esclusivamente, gli arti inferiori. Mancano dati precisi sulla diffusione del linfedema primario, ma la sua incidenza annuale è stimata intorno a 1,5/100.000 soggetti di età inferiore ai 20 anni. Nonostante la causa sia una alterazione congenita delle vie linfatiche, l’edema è solo molto raramente presente sin dalla nascita. Nella maggior parte dei casi il suo esordio avviene entro i 35 anni (insorgenza precoce), con un picco di comparsa intorno ai 17 anni; non è rara tuttavia è la sua insorgenza dopo i 35 anni (insorgenza tardiva). Colpisce prevalentemente il sesso femminile (rapporto femmine:maschi, 7:1) e coinvolge nella metà dei casi un solo arto mentre un interessamento bilaterale è riscontrabile soltanto nel 25% dei casi.
Il linfedema secondario viene causato da un’altra malattia, sovente si tratta di forme tumorali ma possono essere dovute a adenopatie, sindrome postflebitica, linfangite. Il linfedema si manifesta dopo il trattamento chirurgico di asportazione di linfonodi e/o la radioterapia effettuate per una malattia neoplastica. l’incidenza del linfedema nelle persone operate per tumore al seno circa il 25% di coloro che hanno subito una asportazione dei linfonodi ascellari e anche il 5% di coloro che hanno subito l’asportazione del linfonodo sentinella, possono presentare un linfedema clinicamente rilevante negli anni successivi. Tale incidenza è addirittura superiore, intorno al 40 %, delle persone sottoposte ad interventi di asportazione dei linfonodi inguinali, pelvici ed addominali come effettuato in caso di tumori in campo ginecologico e urinario. Queste percentuali aumentano significativamente se, oltre all’asportazione dei linfonodi, si rende necessario anche un trattamento radioterapico.
Il Centro Medico Sanluca di Padova può aiutarti nel trattamento del linfedema
Un percorso multidisciplinare composto da: fisioterapista, specialista in attività motoria, dietista e medico dello sport.
L’equipe multidisciplinare opera in stretta collaborazione, l’attività è svolta in coesione ed in costante confronto con le strutture specialistiche presenti nel territorio.
Gli spazi sono opportunamente organizzati ed attrezzati per l’assistenza, la consulenza, la prevenzione e la cura riabilitativa.La terapia pone grande attenzione alla fase iniziale di riabilitazione con il infodrenaggio manuale pilastro cardine per la cura di questa patologia.
Altrettanta attenzione è posta alla fase intermedia, che prevede uno stile di vita adeguato che presupponga esercizio fisico e un percorso nutrizionale idoneo.
L’importanza dell’esercizio fisico ( Valutazione medico dello sport)
Esercitarsi e mantenersi fisicamente attivi ha un ruolo molto importante per gestire e ridurre il linfedema: aiuta a sentirsi meglio, favorisce la circolazione linfatica attraverso il potenziamento del lavoro muscolare, migliora i movimenti dell’arto, aiuta a ridurre la sensazione di pesantezza e di gonfiore, migliora i risultati degli altri trattamenti.Per non affaticare troppo l’arto interessato dal linfedema è bene preferire ginnastiche dolci (yoga, stretching, ginnastica in acqua), specie se associate a tecniche di respirazione, o esercizi più specifici.
Eseguire gli esercizi che piacciono aumenta le probabilità di adesione al piano terapeutico e di raggiungimento del risultato desiderato. Il medico dello sport prescrive al paziente con linfedema gli esrcizi fisici più adeguati in collaborazione con il fisioterapista che segue lo stesso nella fase attiva ambulatoriale.
Percorso nutrizionale idoneo ( Valutazione nutrizionale)
Il controllo del peso è un aspetto importante nella gestione del linfedema perché il sovrappeso rallenta la circolazione linfatica e rende più difficile il trattamento. È bene, quindi, evitare di ingrassare o, se si è già guadagnato del peso, cercare di dimagrire.
Tutto questo non è facile. In talune circostanze, ad esempio dopo il trattamento per un carcinoma mammario, le donne possono scoprire di essere ingrassate. Cercare di mantenere il peso entro i limiti normali diventa necessario per il benessere psicofisico della donna e la consulenza di un nutrizionista può completare il trattamento del linfedema.